Alimentazione intelligente

18 Gennaio 2021 Off Di Carlo Mea

Avere un’alimentazione sana non significa precludersi dei piaceri della vita. Significa vivere continuamente molto meglio di prima, con più salute, energia, lucidità mentale e benessere.

L’alimentazione sana non è sufficiente per sentirsi al meglio, va abbinata con un sonno sano, un’allenamento sano, pensieri ed emozioni sane.

Principi di un’alimentazione sana e completa:

  1. I CIBI SANI
  • Elimina cibi di origine animale, cibi processati, zucchero e alcol.
    • Mantieni un’alimentazione ricca di frutta fresca, frutta secca, verdure, funghi, legumi, semi e cereali integrali. Il nostro corpo è fatto per nutrirsi di cibi vegetali e le ricerche sono molto evidenti che questa è l’alimentazione in assoluto più sana.
  • Usa molte spezie ed erbe aromatiche.
    • Mangia molti legumi (ceci, fagioli, lenticchie, fave, piselli, cicerchie) e verdure di stagione, in particolare crocifere (broccoli, cavolfiore,  cavolini di Bruxelles) e verdure a foglia verde.
    • Usa i superalimenti che la natura ci offre: mirtilli ed altri frutti di bosco, avocado, zenzero, curcuma, cacao puro non zuccherato, semi (chia, lino, sesamo, zucca, girasole, canapa), noci ed altri frutti secchi.
    • Usa tutti giorni un cucchiaio di semi di lino macinati e non riscaldati; come alternativa un cucchiaio al giorno di olio di semi di lino, tenuto in frigo e consumato a freddo.
    • Fai colazione di alto valore nutritivo, è il pasto più importante della giornata.
    • Bevi in media 2,5 litri di acqua al giorno (per gli uomini) e 2 litri per le donne, tra i pasti. Sono quantità indicative, perché il bisogno di acqua varia in funzione del peso, del clima e dell’attività fisica. Bevi preferibilmente acqua senza fluoro, cloro, nitriti né nitrati, evitando sempre le bottiglie di plastica. Anche se le hai tenute al riparo del calore ricordati che in media vengono imbottigliate due anni prima, dunque hanno attraversato due estati. Bevi acqua minerale in bottiglie di vetro o acqua del rubinetto filtrata con osmosi inversa; perfino l’acqua del rubinetto non filtrata, nella maggior parte delle case, è già migliore dell’acqua minerale in bottiglie di plastica. Quando si mangia molta frutta e verdura si può ridurre la quantità di acqua bevuta. Come alternativa all’acqua bevi tisane ed estratti.
  • Usa solo sale marino integrale, non raffinato. Il migliore è quello di mare (non di terra), come il sale siciliano di Trapani.
    • Sostituisci lo zucchero (bianco o di canna) con zucchero di cocco, stevia, acero, agave, sciroppo di riso, malto d’orzo o concentrato di datteri. Il miglior sostituto dello zucchero sono i datteri.
  • Cerca di rendere la tua alimentazione profumata, squisita e colorata. Ogni frutta o verdura colorata è piena di antiossidanti!
  1. ABBINAMENTI ALIMENTARI
  • Liquidi, frutta e dolci lontani dai pasti.
    • Mangia molta frutta di stagione, come un pasto a parte. Porta al lavoro frutta fresca e frutta secca da mangiare come merenda, per evitare di consumare cibi meno sani.
    • Quando possibile apri pranzo e cena con verdure crude. L’olio di oliva va aggiunto a fine cottura, dopo che si spegne il fuoco, senza riscaldarlo, in quantità moderate.
  • Mastica bene il cibo e mangia tranquillamente.
  • Finisci di cenare almeno 2 ore prima di andare a dormire e assicurati di aver finito la digestione per dormire bene.
  1. SUPPLEMENTI
  • Se non prendi sole (direttamente sulla pelle, senza il filtro solare o dei vetri) durante gran parte dell’anno, prendi vitamina D. Più della metà della popolazione italiana è carente ed è essenziale per il cervello, ossa, sistema endocrino e immunitario. Fai regolarmente le analisi al sangue e mantieni la vit. D tra 60 e 90. La vitamina B12 deve andare oltre i 500. Prima fai le analisi e dopo, se necessario, integri per raggiungere i valori ottimali. Almeno due volte l’anno prendi il supplemento di omega 3 dalle alghe.
  1. MATERIALI IN CUCINA
  • Plastica e caldo è un abbinamento tossico: non usare mestoli né spatole di plastica (silicone va bene); anche lo scolapasta e il colino devono essere di acciaio, dato che vengono esposti al calore.
  • I contenitori di plastica non vanno mai usati per gli avanzi del cibo, anche se è già freddo, ma solamente per cibi secchi, come biscotti, riso non cucinato, pasta non cucinata o farina; questo tipo di contenitori non possono entrare in contatto con cibi umidi o cucinati, liquidi, cibi acidi o grassi. Per i contenitori l’ideale è il vetro; va bene usarli con tappi di plastica purché questa non entri in contatto con il cibo né con il caldo.
  • I sacchetti di plastica non vanno usati a contatto con cibi cucinati, ma solo con quelli secchi.
  • Ciotole per preparare il cibo: evita quelle di plastica, se puoi usare quelle in acciaio, ceramica o vetro meglio.
  • Borracce: le migliori sono di acciaio inossidabile, ceramica o di vetro; non usare quelle di plastica, anche se c’è scritto che non rilascia BPA.
  • Se compri al ristorante piatti già pronti da portare via, non accettare quelli in contenitori di plastica.
  • L’ideale è non usare per niente la plastica: non fa bene alle persone e ancora di meno al pianeta; ogni persona consuma in media 5g di plastica a settimana, che è l’equivalente a mangiare una carta di credito.*
  • Taglieri: l’ideale è il marmo (o altre pietre), il titanio o il vetro; mai usare taglieri di plastica o di legno, perché creano facilmente piccoli tagli.
  • Legno va bene invece per posate, mestoli, spatole e utensili per cucinare, però il legno richiede molta cura: appena usato va lavato immediatamente e asciugato completamente, con un tessuto pulito o al sole; se il legno viene lasciato sporco o umido è un materiale molto idoneo alla proliferazione di muffa e di batteri, dato che è poroso e assorbe l’umidità, è per questo motivo che è vietato nei ristoranti; quando il legno diventa scuro probabilmente ha la muffa dunque va buttato via; il legno non va usato quando diventa secco, per evitare questo devi lubrificarlo con un olio minerale adatto, come l’olio di tung; il legno migliore per la cucina è il bambù; se non hai intenzione di fare tanta attenzione al legno, è meglio scegliere un materiale diverso.
  • Pentole: le migliori sono di acciaio inossidabile (con fondo spesso) o di ceramica; la ceramica non può essere usata per fornelli a induzione; è importante fare attenzione a non usare mestoli o spatole metalliche perché graffiano il fondo provocando il rilascio dell’alluminio. Questo metallo viene usato per migliorare la dispersione del calore nel fondo ed è uno stratto intermedio dell’acciaio, che non dovrebbe mai entrare in contatto con il cibo, dunque appena vedi una pentola graffiata buttala via. Per evitare i graffi usa utensili in legno di bambù o in silicone, mai di metallo o di plastica. Pentole di terracotta sono anche sane ma richiedono più tempo per riscaldarsi e rimangono calde molto tempo dopo che si spegne il fuoco. Non lasciare il cibo cucinato a lungo dentro la pentola di acciaio, principalmente se il cibo contiene alimenti acidi, come il limone o il pomodoro; mai usare la pentola come contenitore degli avanzi del cibo in frigo. Pentole di ferro sono perfette per chi ha tendenza ad avere il ferro basso, però per chi ha già il ferro alto vanno evitate, dato che l’eccesso di ferro nel corpo è tossico; le pentole di ferro non vanno mai usate per friggere. Le pentole di rame sono belle ma non sono così sane come l’acciaio e la ceramica. Evita comprare pentole anti aderenti, la maggior parte ha una pellicola di rivestimento che è tossica. Pentole di alluminio sono altamente tossiche, ma il materiale peggiore per le pentole è il teflon: ormai è vietato però esiste ancora in molte case; è dannoso sia per la contaminazione del cibo che per i gas molto tossici che libera quando riscaldato; quando compri una pentola investi in una di qualità che ti puoi tenere a vita e non sia tossica.
  • Posate: usa quelle di acciaio, di argento o di bambù.
  • Bicchieri e tazze: vetro, ceramica o acciaio; non usare quelli di plastica.
  • Frullatori: i migliori sono quelli con il recipiente in vetro; se hai già uno con recipiente di plastica, fai raffreddare il cibo prima di inserirlo per frullare.
  • Carta aderente non deve entrare in contatto con gli alimenti cucinati, al massimo solo con quelli secchi, come biscotti o pasta non cucinata; carta di alluminio non va mai riscaldata, non va messa al forno, né a contatto con cibi acidi; carta da forno è la più sana da usare.
  • Per i piatti al forno i materiali migliori sono il vetro (quello adatto al forno) o le piastre di sale; fai attenzione a non usare queste in lavastoviglie, dato che il sale si scioglie con l’acqua; anche le pentole di ferro vanno bene in forno, ma sono inferiori in qualità rispetto a quelle di vetro.
  • Lavastoviglie: non inserire plastica né legno.
  • Spugne per lavare le stoviglie: le migliori sono quelle vegetali, non quelle sintetiche più vendute; alla fine di lavare i piatti spremi con forza per eliminare tutta l’acqua, detersivo e tracce di cibo; per una buona igiene cambiale spesso o mettile in acqua bollente.
  • I piatti, posate e pentole vanno lavati o sciacquati e messi in lavastoviglie appena si finisce di mangiare; il lavandino della cuc.ina è uno dei posti di casa più contaminati di batteri
  • Non bere nulla che sia dentro una lattina di metallo; non comprare cibi in scatole metalliche, come per esempio i legumi già cotti; il vetro è il materiale più igienico per le bevande e gli alimenti acquistati già pronti.
  • Il piano cottura migliore è a gas, quando è possibile evita quello a induzione.

No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People, ricerca condotta dall’Università di Newcastle, 2019.

Carlo Mea

www.CarloMea.it