VI. SAUCHAN
• La sesta norma etica dello Yôga è sauchan, la pulizia.
• Lo yôgin deve essere purificato sia esternamente che internamente.
• Il bagno quotidiano, l’igiene della bocca e dei denti e altre forme comuni di pulizia non sono sufficienti. Per quanto riguarda il corpo, bisogna purificare gli organi interni e le mucose, mediante delle tecniche dello Yôga.
• Non serve a molto lavare il corpo fuori se la persona ingerisce degli alimenti con elevato tasso di tossine e impurità come le carni di animali morti che entrano in processo di decomposizione a morte avvenuta.
• Allo stesso modo, lo yôgin non deve fare uso di sostanze tossiche, che inducono alla dipendenza o che alterano lo stato di coscienza, anche se queste sostanze sono naturali.
• Colui che si preoccupa solo dell’igiene fisica non sta compiendo sauchan. Questa raccomandazione viene interpretata in maniera soddisfacente solo quando si pratica la pulizia interiore. Essere pulito psichicamente e mentalmente costituisce un requisito imprescindibile.
• Essere pulito interiormente significa non nutrire la tua psiche con immagini, idee, emozioni o pensieri tossici, come la tristezza, impazienza, irascibilità, odio, gelosia, invidia, avidità, disfattismo ed altri sentimenti inferiori.
• Infine, questa norma raggiunge la sua pienezza quando la pulizia dello yôgin si riflette nell’ambiente in cui vive, la cui manifestazione più prossima la si nota nella sua casa e nel suo luogo di lavoro.
Precetto moderatore: L’osservanza di sauchan non deve indurre all’intolleranza nei confronti di coloro che non comprendono l’igiene in maniera così estesa.