VII. SANTÔSHA
• La settima norma etica dello Yôga è santôsha, la contentezza.
• Lo yôgin deve coltivare l’arte di essere contento in tutte le situazioni.
• La contentezza e la sua antitesi, il malcontento, sono indipendenti dalle circostanze che li hanno generati. Sorgono, crescono e cingono l’individuo solamente dovuto all’esistenza, radicata nel fondo della personalità, del germe di questi sentimenti.
• L’istruttore di Yôga deve manifestare costantemente contentezza nei confronti dei suoi colleghi manifestandogli solidarietà e sostegno reciproco.
• Discepolo è colui che coltiva l’arte di essere contento insieme al Maestro che ha scelto.
Precetto moderatore: L’osservanza di santôsha non deve indurre all’accomodamento di coloro che usano questo pretesto per non perfezionarsi.